Lettere a familiari, amici, lettori, scrittori, traduttori; lettere d’occasione; lettere destinate a un’immediata pubblicazione, o strettamente confidenziali. Scarni resoconti, ampie riflessioni, talora veri e propri “saggi epistolari”. Le oltre mille lettere presentate e annotate in questo volume (che riprende e arricchisce di un centinaio di inediti il volume uscito nei «Meridiani» nel 2000) sono molto diverse l’una dall’altra per consistenza e tono. L’epistolario calviniano selezionato da Luca Baranelli si presenta al lettore come un labirinto, che da un lato fornisce una grande quantità di notizie per ricostruire molte fasi importanti della storia culturale e civile del Novecento italiano; dall’altro consente di seguire passo dopo passo il cammino creativo, intellettuale e psicologico di Calvino, dalla formazione durante gli anni della guerra, della Resistenza e del dopoguerra all’impegno civile e politico, dal lavoro editoriale al riconoscersi e interrogarsi come scrittore. E “scrittore” Calvino appare fin da subito, vero maestro di brevitas e di sintesi, ma anche di lucida argomentazione, che persino nei testi più rapidi e informali riesce a raggiungere un altissimo livello concettuale e stilistico.
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