Due documentari su Calvino in occasione del Centenario della nascita

L’occasione del centenario della nascita, oltre a favorire l’arrivo in libreria di numerose novità editoriali attorno a Calvino, ha favorito la produzione di due interessanti documentari che, con modalità diverse, raccontano in maniera originale la vita e l’opera dello scrittore: Italo Calvino. Lo scrittore sugli alberi di Duccio Chiarini e Italo Calvino nelle città di Davide Ferrario.
Italo Calvino. Lo scrittore sugli alberi, dopo la presentazione alla Giornata degli autori alla Mostra del Cinema di Venezia e la messa in onda su Rai 1, è ora disponibile su Raiplay (qui il link). Duccio Chiarini, già autore apprezzato di due lungometraggi e diversi documentari, ha voluto rileggere il percorso artistico di Calvino attraverso una delle sue opere più note, Il Barone Rampante, che qui diventa il prisma attraverso cui osservare il rapporto tra l’opera dell’autore e i contesti storici che ha attraversato. In particolare, il regista sottolinea che l’anno di pubblicazione del Barone Rampante, il 1957, è anche l’anno in cui Calvino restituisce la tessera del Partito Comunista Italiano in cui militava dal 1944. La vicenda di Cosimo, il protagonista del romanzo, che, dopo una lite col padre sale su un albero e decide che non scenderà mai più evocherebbe quindi metaforicamente la rottura e l’allontanamento dalla politica attiva di Calvino, che però continuerà a cercare la giusta distanza dal mondo per poterlo raccontare. Il Barone Rampante diventa quindi la cornice narrativa del documentario di Chiarini, che istituendo un parallelo tra le avventure di Cosimo e l’opera di Italo Calvino, ricostruisce il percorso personale e artistico dello scrittore con un’attenzione specifica al rapporto col contesto storico e sociale.
Per il suo documentario – una produzione Panamafilm, ARTE’, Les films d’Ici, Luce Cinecittà in collaborazione con RAI Documentari e Fondazione Home Movies – il regista ha potuto contare sull’esclusivo accesso a molti materiali d’archivio messi a disposizione dalla figlia dello scrittore, Giovanna Calvino: dai filmati amatoriali realizzati all’inizio degli anni Venti dal padre di Italo, Mario Calvino, fino alle lettere con la moglie Chichita negli anni ’60. Inoltre, accanto alla testimonianza della figlia, figurano le voci di artisti e intellettuali (Paolo Virzì, Stefano Bollani, Walter Barberis, Mario Barenghi, Arianne Ascaride, Ernesto Ferrero, ecc.) che riflettono sul lascito profondo dell’autore, l’intelligenza dello scrittore e la profonda sensibilità dell’uomo. Nel Barone rampante, sulla lapide di Cosimo si legge: “Visse sugli alberi – amò sempre la terra – salì in cielo”. Secondo Chiarini, è la migliore sintesi possibile della storia d Calvino. È ancora in lavorazione, invece, Calvino nelle città, il docufilm che Davide Ferrario ha scritto insieme a Marco Belpoliti, lo studioso con cui nel 2006 aveva già realizzato il documentario La strada di Levi. Si tratta di un lavoro in cui il regista, che in passato ha girato film come Tutti giù per terra e Dopo mezzanotte,da un lato, va alla ricerca delle città “visibili” che Italo Calvino ha abitato o avrebbe voluto abitare, e dall’altro mette in scena le città “invisibili” che hanno abitato l’immaginario dello scrittore. Nella parte più biografica, tre attori – Filippo Scotti, Alessio Vassallo e Valerio Mastandrea – incarnano Calvino nelle diverse fasi della sua vita, a Torino, Parigi, Roma, New York o Roccamare. Nella parte più cinematografica, invece, Violante Placido, che interpreta una moderna musa calviniana, conduce lo spettatore alla scoperta di alcune delle città invisibili descritte dallo scrittore, che sullo schermo vengono rappresentate attraverso scorci di città reali decontestualizzati e resi meno realistici per dar corpo a forme più astratte. Il documentario, che è prodotto da Anele con Luce Cinecittà, Rai Cinema e Rs Productions, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, utilizza solo le parole dello scrittore, perché l’arte di Calvino, dice Ferrario, non ha bisogno di essere spiegata.