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Expert.ai è un’azienda informatica italiana basata a Modena all’avanguardia della ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione tecnologica in un’ottica responsabile. I
suoi esperti utilizzano tutte le tecnologie per la comprensione e l’analisi dei dati in linguaggio naturale, al fine di migliorare l’estrazione di dati e conoscenze strategiche e accelerare
l’automazione intelligente dei processi. Grazie alla collaborazione con Expert.ai, il nostro sito ha potuto sviluppare la sottosezione “Concordanze”, in cui una funzione di ricerca testuale consente di rintracciare l’uso di lemmi ed espressioni nell’opera di Italo Calvino.
E sempre con l’azienda di Modena, le cui soluzioni sono apprezzate in tutto il mondo, stiamo elaborando un altro strumento capace d’interrogare in maniera intelligente la biblioteca personale dell’autore delle Città invisibili oggi ricostituita nella “Sala Calvino” presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR). Una volta completata la catalogazione delle opere, sarà possibile una consultazione on-line capace di visualizzare la posizione di singoli libri, autori e discipline all’interno di ogni scaffale, facendo emergere affinità e consonanze tra le diverse opere a disposizione dello scrittore.
Marco Varone, fondatore e CTO di Expert.ai, è intervenuto al convegno internazionale “Calvino guarda il mondo. Pluralità, coesione, metamorfosi”, tenutosi a Roma dal 19 al 21 ottobre 2023, con una relazione intitolata “Gli algoritmi invisibili: come può l’intelligenza artificiale imparare da Calvino”.
Per Varone, Calvino è stato un anticipatore di passaggi chiave nel campo dell’informatica e, in particolare, del trattamento automatico del linguaggio. Si pensi ad esempio, alla sua famosa
affermazione in Lezioni Americane, il testo scritto nel 1988: “…è il software che comanda, che agisce sul mondo esterno e sulle macchine, le quali esistono solo in funzione del software, si
evolvono in modo d’elaborare programmi sempre più complessi”. Prima di molti altri, lo scrittore aveva intuito le incredibili potenzialità della rivoluzione innescata dai software per la comprensione del linguaggio, come ha dimostrato di recente anche il clamore suscitato dall’avvento dei large language models e da ChatGPT.
Cosa succede però se si analizzano le opere di Calvino con algoritmi di intelligenza artificiale?
Cosa succede se si utilizzano algoritmi “invisibili”, in quanto il loro reale funzionamento è conosciuto solo dagli addetti ai lavori, mentre il 99,9% delle persone ne conosce solo il risultato?
In occasione del centenario della nascita dell’autore, expert.ai ha presentato i risultati di un progetto di ricerca che ha intrecciato intelligenza artificiale e analisi filologica. Unendo passione, curiosità e lavoro di tutti i giorni, ha analizzato una parte delle opere di Calvino con il suo software di comprensione linguistica, svelando risultati inattesi in termini letterari.
Il confronto effettuato con altri tre autori (Alessandro Manzoni, Leonardo Sciascia, Umberto Eco) ha permesso di contestualizzare i risultati e di avere una visione d’insieme che evidenzia le caratteristiche più rilevanti. È emerso, per esempio, che la scrittura di Calvino si differenzia dalle altre per una maggiore leggibilità da parte degli algoritmi di comprensione, una minore ambiguità, con meno “trappole” sintattiche, e una polisemia ridotta. I testi di Calvino risultano, cioè, più semplici da comprendere e riconoscere per il software, con termini più precisi e concetti più chiaramente identificabili. Grazie a questo piccolo esperimento sono stati individuati diversi elementi significativi e curiosità interessanti su termini relativi a piante, animali, colori e altri concetti citati nei testi degli autori considerati.

Qui l’intervento completo di Marco Varone

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