Italo Calvino, l’omaggio dei Festival
Due dei maggiori festival letterari italiani rendono omaggio a Calvino nell’anno del centenario della nascita. Nel mese di settembre, il Festivaletteratura di Mantova e Pordenonelegge presentano entrambi diversi appuntamenti per ricordare e approfondire l’opera dello scrittore nato il 15 ottobre 2023 all’Avana.
Festivaletteratura
Comincia il Festivaletteratura che, per la sua ventottesima edizione dal 6 al 10 settembre 2023, propone nella città dei Gonzaga un ricchissimo panorama di eventi, al cui interno è annunciata una sezione speciale intitolata Calvino in gioco, omaggio a Se una notte d’inverno un viaggiatore, il romanzo di Calvino che più di ogni altro “gioca” con i meccanismi della creazione narrativa e l‘esperienza della lettura. Al centro del programma Ludmilla, l’escape room ideata dallo studio We Are Muësli che prende il nome dell’eroina del romanzo calviniano. Cosa resta nella testa di un lettore quando – girata l’ultima pagina, chiuso il libro – si spegne la luce? Come si trasformano, all’interno dei sogni, i libri letti, le storie vissute? L’escape room (aperta al pubblico già dal weekend antecedente a quello dell’inizio del festival) mette in scena in forma di gioco l’esperienza di queste domande, immergendo chi vi partecipa in un ideale viaggio onirico all’interno della mente del Lettore, il protagonista di Se una notte d’inverno un viaggiatore. Seguendo la voce e gli indizi di Ludmilla, il giocatore esplora il sofisticato incastro dei 10 libri-nel-libro di Calvino, tra enigmi analogici ed esperienze digitali, nel tentativo di ridar loro forma prima che suoni la sveglia e il sogno abbia fine. Ogni sessione di gioco dura circa un’ora e vi potranno partecipare gruppi composti da due a sei giocatori.
Sala di atterraggio
Accanto alla escape room, una “sala di atterraggio” aperta a tutti consente di fare un ulteriore passo all’interno dell’universo di Se una notte d’inverno un viaggiatore e del suo autore. Realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali, la sala consente di (ri)avvicinarsi all’autore grazie a una selezione di libri, documenti e interviste video, tra cui le recensioni pubblicate sui giornali all’uscita del libro e le copertine di tutte le traduzioni del romanzo. Nella sala sarà allestita anche una piccola biblioteca dedicata e un’area proiezioni dove verranno proposti spezzoni di programmi televisivi e interviste a Italo Calvino.
Le regole del gioco
Accanto a questa esperienza, che in modo ludico si rivolge anche ai lettori più giovani, la manifestazione mantovana propone due incontri intitolati Le regole del gioco, proprio perché nella riflessione di Calvino il gioco agisce come meccanismo combinatorio di produzione di storie (e non solo). Gli organizzatori hanno chiesto ad alcuni studiosi di proporre una “regola del gioco”, una parola chiave che permetta di iniziare, tornare o continuare a leggere i romanzi e i saggi di Calvino secondo una prospettiva ogni volta diversa. Ciascuno dei due incontri, entrambi coordinati da Greta Gribaudo, ricercatrice specializzata in studi calviniani, proporrà il confronto di due “regole”. Al primo appuntamento (venerdì 8/9 alle ore 19) partecipano Marco Belpoliti, curatore della recente antologia di scritti di Calvino, Guardare (Mondadori), che propone la regola “sguardo”, e Francesca Rubini, autrice di Italo Calvino nel mondo (Crocetti), che replica con “avventura”. Nel secondo incontro (sabato 9/9 alle ore 19) Silvio Perrella, che ha appena pubblicato un saggio intitolato Calvino (Laterza), metterà al centro la regola “sosia”, a cui Domenica Scarpa, autore di Calvino fa la conchiglia (Hoepli), risponderà con “intercapedine”.
Pordenonelegge
Anche il Festival Pordenonelegge, che quest’anno si svolgerà dal 13 al 17 settembre 2023, rende omaggio al genio di Calvino. Innanzitutto rivolgendosi ai bambini delle scuole primarie con una lettura intitolata Giocando con le Fiabe Italiane di Calvino. (mercoledì 13/9 alle ore 9 e 10,30). Proposto dai Gatti Ostinati (un duo costituito da Davide Fischanger e Cataldo Nalli), lo spettacolo nasce dalle Fiabe italiane raccolte e tradotte dallo scrittore ligure più di sessant’anni fa. Grazie alla scelta di alcune delle fiabe più belle e curiose della raccolta, i due attori allestiscono uno spazio ideale, ricco di passi, incontri e sorprese, dove la fantasia dipana personaggi, motivi e storie che a ben guardare sono anche le nostre.
Gli incontri
Nel programma dedicato a Calvino anche alcuni incontri, a cominciare da quello con Alberto Casadei intitolato Italo Calvino: narrare la molteplicità (giovedì 14/9 ore 9,30). Lo studioso di letteratura italiana dell’Università di Pisa si interroga sulle convergenze fra l’idea di narrativa di Calvino e la nostra contemporanea apparentemente molto lontana dalla sua, sottolineando che nelle Lezioni americane lo scrittore ligure si è occupato anche della Molteplicità, ossia di come riuscire a raccontare l’enorme massa di dati e ipotesi a nostra disposizione. Un tema di grande attualità su cui oggi possiamo e dobbiamo riflettere.
Sarà poi il turno di Serenella Iovino, professore ordinario alla University of North Carolina, Chapel Hill, dove ha inaugurato la prima cattedra congiunta di Italian Studies e Environmental Humanities, che a Pordenone (sabato 16/9 ore 9,30) presenterà il suo volume Gli animali di Calvino. Storie dall’Antropocene (Treccani). La saggista, studiosa di filosofia e di letteratura, ricorda che dal Sentiero dei nidi di ragno a Palomar, Calvino non ha mai smesso di raccontare di animali: formiche, gatti, conigli, galline, iguane, giraffe e gorilla. L’anno del centenario della nascita è un buon momento per ripensare questo tema.
Infine, Fabio Gambaro, giornalista ed ex direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, sarà il protagonista di un incontro intitolato Lo Scoiattolo sulla Senna. L’avventura di Calvino a Parigi (sabato 16/9 ore 19), dove parlerà degli anni parigini dello scrittore, che visse nella ville lumière dal 1967 al 1980. Parigi, per Calvino, fu un luogo di esilio e di creazione letteraria, di dialoghi e di scoperte culturali, negli anni del Maggio francese e di Sartre, poi di Queneau e e di Barthes, quando la città era la capitale mondiale del pensiero e dell’arte. Un’esperienza che fu decisiva per lo scrittore, ma che oggi è ancora poco conosciuta.